Domenica 24 giugno -
Partenza ore 9.20 Dopo una notte quanto mai rumorosa, salutiamo il gestore e ci rimettiamo in viaggio. Continuiamo a seguire la costiera sulla 400 con direzione Anamur per visitare il sito archeologico di Anemurium. La strada corre tra grandi centri balneari, con grattacieli fin sulla spiaggia, dove c'è uno spazietto c'è una famiglia accampata, in mare c'è la folla; ci ricordiamo che è domenica e deve anche essere festa nazionale perché ovunque ci sono le bandiere. Disperando di poter trovare un posto all'ombra in riva al mare o in pineta, seguiamo le indicazioni per il castello di Silifke, che vediamo su una collinetta in cima ad una pineta. Salendo l'aria profuma di pino e si fa più fresca, ma purtroppo non c'è modo di parcheggiare poiché c'è un ristorante con un minimo parcheggio, sconsolati scendiamo e lato strada ci fermiamo sotto l'ombra di un albero su un grande spiazzo. Riprendiamo la statale che poco dopo inizia a percorrere un lungo tratto di strada di montagna, a tratti a strapiombo sul mare, a tratti all'interno tra fresche pinete, diventa stretta e tortuosa con ripide salite e discese, manco dirlo con fondo stradale dissestato. Notiamo vari cantieri che ci fanno capire che anche questa diventerà una superstrada. Visti i tempi di percorrenza non riusciamo a raggiungere la meta in tempo utile per la visita al sito e preferiamo fermarci in una piccola pineta, sulla piazza di un paese di tre case (N 36° 08.185' E 33° 10. 170'), ci infiliamo tra quattro grandi alberi e tutto il camper è all'ombra. Andiamo a camminare sulla spiaggia di sassi dove trovo bellissime conchiglie, l'acqua è tiepida, se non fosse per il mare molto mosso potremmo fare il bagno. A fianco dello slargo c'è una lokanta (trattoria a conduzione famigliare con specialità turche) e il gestore ci chiede se vogliamo mangiare, naturalmente parla solo turco e la conversazione non è facile. Decidiamo di tentare la sorte, anche perché dal pergolato dove sono i tavoli vediamo il camper, che così possiamo lasciare aperto per le micie. Mangiamo una abbondante porzione di pollo con verdure, cotti nelle loro ovaline di terraccotta e dell'insalata, il tutto con un bel cestino di pane/focaccia caldo e buonissimo, acqua e the, il tutto per 21 lire. Il gestore ci dice di dormire tranquilli perché lui dorme fuori è nessuno si avvicinerà al mezzo. Torniamo al camper che si è ben rinfrescato perché c'è una gradevole brezza.
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