Sabato 13 luglio 2019 – Partenza ore 10,00

Ci alziamo con un bel sole e la giornata si preannuncia calda. Riprendiamo la strada per il ghiacciaio seguendo la E 39 che costeggia il fiordo con bei panorami. Ci fermiamo a mangiare sul passo Utvikfiellet, è a 600 m. di altezza ma sembra di essere sopra i 2.000 perchè è tutto brullo e roccioso; questa zona è una stazione per lo sci da fondo ed ha una grande area pic-nic con bellissimi WC. Dopo pranzo scendiamo verso Utvik e ammiriamo scorci sul fiordo veramente splendidi. A Stryn imbocchiamo la 60 (indicazioni per il ghiacciaio), questa strada è veramente stretta, in alcuni punti è larga quanto il camper, per fortuna vi sono molti slarghi per lo scambio, termina al parcheggio del ghiacciaio a pagamento (NOK 50 dalle 8.00 alle 21.00, volendo si può far campeggio, anche con elettricità chiaramente con più del doppio della tariffa del solo parcheggio, le piazzole sono delimitate e spaziose.). Da qui parte il sentiero che porta al ghiacciaio (per chi non vuole camminare vi è un servizio di particolari auto scoperte da 7 persone, a pagamento). Noi saliamo a piedi, in molto più dei 45 minuti previsti, perché a quasi ogni passo scattiamo una foto. Il sentiero corre sempre di lato al torrente formato dall'acqua di scioglimento del ghiacciaio che scende impetuoso formando varie cascatelle. Fa caldo e quando passiamo sotto alla cascata più grande che ci bagna con la sua acqua nebulizzata, abbiamo un piacevole sollievo (non così al ritorno col sole coperto), qui l'effetto dell'acqua col sole forma un meraviglioso arcobaleno. Arrivati al lago, nel punto dal quale è vietato proseguire abbiamo davanti a noi l'enorme ghiacciaio con i suoi toni di turchese. Rimaniamo a bocca aperta nel constatare che, rispetto al 2011, data in cui lo abbiamo visto la prima volta, si è notevolmente ridotto, ce lo aspettavamo, ma non a questo strabiliante livello (riferimento foto del sito). Lo spettacolo è comunque meraviglioso e la massa di ghiaccio è imponente, il laghetto è turchese ma non ha più i piccoli iceberg che ci hanno affascinato la prima volta. Durante il cammino troviamo anche un fungo porcino che rende, se possibile, ancora più piacevole ed indimenticabile questa particolare tappa del nostro viaggio. Tornati al camper ci spostiamo per fermarci alla prima area adibita a sosta anche notturna e per fortuna troviamo ancora posto per il nostro mezzo. Ceniamo con un ottimo risotto di porcini.

Chilometri percorsi 184

 

Gallerie fotografiche

 
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