Giovedì 10 luglio - Partenza ore 9.30
Anche questa notte
è stata tranquilla, ci alziamo presto per riuscire a fare quanto
programmato. Per prima cosa ci dirigiamo alla spiaggia di Lagouvardos (N
37° 05' 16” - E 21° 34' 53”). Seguiamo una strada piuttosto strettina
che allo scambio con mezzi più voluminosi di un'autovettura ci costringe
a fermarci per evitare di strisciare sui rami degli ulivi, in quanto
tutto il tragitto si snoda lungo un ininterrotto uliveto. Il parcheggio
è sterrato con alcuni punti sabbiosi e non spianato, vi sono alcuni
alberi per poter lasciare il mezzo all'ombra. Anche questa spiaggia è su
una bella baia e i colori dell'acqua sono tropicali, vi è un chiosco che
oltre alle cibarie e bibite fornisce sdraio ed ombrelloni, vi sono un
paio di doccette e c'è pure il servizio di bagnino. Il posto si presta
anche alla sosta notturna se si è in compagnia essendo un po' isolato e
non illuminato. Purtroppo non possiamo fare il bagno perché il mare è
molto agitato e a malincuore decidiamo di proseguire l'itinerario. La
tappa successiva è Methoni, per raggiungerla attraversiamo la zona di
Navarino con le sue dune, molto sfruttata turisticamente e poco
accogliente verso i nostri veicoli, poi scendiamo verso Pilos con punti
molto panoramici quindi sempre attraversando uliveti raggiungiamo
Methoni e ci fermiamo nel parcheggio vicino alla fortezza (N 36° 49'
04” - E 21° 42' 28”). Di fronte al parcheggio c'è una spiaggetta con
tavoli da pic-nic, giochi per bambini e doccia. Questa fortezza e quella
di Koroni sono note come “Gli occhi della Serenissima” poiché erano nei
punti strategici per controllare i passaggi marittimi. In circa un'ora
facciamo il giro di tutta l'area della fortezza; c'è intatta una piccola
chiesetta eretta dai veneziani e la colonna che reggeva il leone di San
Marco. Attraverso la Porta di Mar arriviamo alla torre ottagonale
Bourtzi, eretta dai turchi nel XVI secolo. La visita è stata piacevole
peccato che il sito sia praticamente abbandonato e la vegetazione stia
invadendo tutto. Ora ci andiamo a rifocillare alla taverna di Niko's, a
due passi dal parcheggio, dove mangiamo ottimamente (il gestore ci porta
in cucina per farci scegliere i piatti) spendendo poco. Ci rimettiamo in
moto per Koroni per visitare l'altra fortezza. All'entrata del paese vi
è una segnaletica che sconsiglia l'accesso a tutti i veicoli ingombranti
o lunghi, perciò entriamo nell'unico campeggio “Koroni Camping” (N 36°
47' 57” - E 21° 57' 01”), è molto ombreggiato, ci sono: piscina, accesso
diretto alla discesa per il mare, taverna, scarico e carico, cucina con
frigoriferi e fornelli; i servizi però sono di vecchio tipo e lasciano
un po' a desiderare. Facciamo due bracciate in piscina per rinfrescarci
e quindi andiamo in paese (5 minuti a piedi) per la visita. Per prima
cosa scegliamo di salire direttamente alla chiesa che troviamo chiusa,
camminando attraverso vicoli e scalinate che offrono qualche bello
scorcio. Entriamo dalla parte alta nella fortezza veneziana e troviamo i
bastioni della fortezza praticamente distrutti, all'interno vi sono un
monastero bizantino, ed un paio di cappelle. Stanchi morti e con i piedi
doloranti torniamo al camper per la cena. |
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