Venerdì 15
giugno - Partenza ore 10.15
Dopo le operazioni di carico e scarico, paghiamo il campeggio e
salutiamo il proprietario che ci regala una formella da appendere,
ricordo della Cappadokia, poi partiamo con destinazione Nemrut Dagi,
sarà una giornata di trasferimento, speriamo non faccia troppo caldo. Il
paesaggio è dapprima brullo e assolato poi si percorrono vallate
coltivate, dove soprattutto le donne lavorano i campi chine sotto il
sole cocente. Imbocchiamo la D 300 ed appena entrati in Kaisary, una
città piuttosto grande, vediamo sulla sx il supermercato SahMarcenter
(N° 38° 44.014' E 35° 34.608') dove compriamo fra l'altro carne, frutta
e verdura, e un pezzo di torta salata fatta con la pasta filo; il
supermercato è ben fornito e vende di tutto, anche prodotti italiani.
Facciamo il pieno e notiamo che c'è una fontanella per l'acqua.
Proseguiamo e ci fermiamo per il pasto nel parcheggio del secondo
distributore di carburante che troviamo, qui ci sono due capannine con
il tavolo per mangiare fuori e varie fontanelle, la nostra attenzione
viene attirata da un movimento sul muretto che delimita il parcheggio, è
un simpatico scoiattolo di terra che fa da vedetta al gruppo poco
distante. Dopo mangiato ripartiamo subito perché fa troppo caldo. Un po'
prima di Malakia prendiamo la D 360 con direzione Dogansheir, a tratti
il paesaggio cambia e diventa verde e coltivato soprattutto a frutteti.
La strada è tutta un cantiere perché la stanno rifacendo nuova, tipo
autostrada, perciò maciniamo molti chilometri su un asfalto bituminoso
con il costante frastuono dei sassolini che sbattono sul fondo del
camper; le nostre gatte per il rumore sono molto spaventate e si
nascondono sotto alle lenzuola; a tratti la strada si fa bianca e si
prosegue in mezzo ad un gran polverone. Naturalmente, essendo in
costruzione, non ci sono piazzole di sosta e le fontane sono quasi tutte
sul lato opposto, irraggiungibili essendoci un dislivello molto alto
trai due sensi di marcia. Ad una cinquantina di chilometri da Katha,
all'inizio del paese di Galbasi, lungo il fiume, c'è un localino e una
zona picnic dove probabilmente si può passare anche la notte, noi siamo
indecisi, ma poi optiamo per arrivare a destinazione. Lungo il viale
principale della cittadina ci sono innumerevoli e fornitissimi banchi di
frutta, produzione tipica della zona. Lungo questo ultimo tratto di
percorso ammiriamo vari laghi piccoli e grandi formati dal mitico
Eufrate. Alle 20.00 circa arriviamo a Katha, abbiamo letto in un diario
di bordo che vi sono due hotel che fanno anche campeggio e che si viene
fermati per strada ed invitati ad entrare, così è, e quindi ci fermiamo
all'Hotel camping Kommagene (N 37.78855 – E 38.61586). Qui chiediamo
subito se sono disposti a farci da guida ed a portarci a Nemurut Dagi
col loro mezzo (2 ore di macchina) e ci viene proposto un tour che
comprende oltre a quella altre zone d'interesse, dobbiamo scegliere tra
la partenza alle tre del mattino con ritorno alle 9.00, o partenza alle
14.00 e ritorno alle 20.00 circa, che fa il percorso al contrario, in
modo da trovarsi davanti alle grandi statue con la luce ottimale
dell’alba o del tramonto; poiché siamo stanchi, dopo una giornata di
guida su strade dove si è sempre in tensione, optiamo per la seconda
proposta (75 lire a persona per il tour e 20 lire a notte per il
camper). Il campeggio è in pratica il parcheggio/giardino di un piccolo
Hotel, vi sono toilette, docce e la lavatrice, gli ambienti sono
“spartani” ma puliti. Sistemiamo il camper sotto una grande tettoia in
fianco ad un filare di alberi di albicocche. Ceniamo con una bella
insalata mista e con quelle che crediamo essere delle mozzarelle
acquistate al supermarket, e che invece sono un formaggio in origine
filante, ma stagionato e salatissimo, per noi immangiabile, ci tocca
perciò ripiegare sul formaggio italiano. Fa molto caldo e anche le gatte
boccheggiano, Jamila gradisce una spugnature di acqua fresca, dopo la
quale sembra star meglio. Verso le 22.00 si alza un venticello e il
camper si rinfresca.
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