Venerdì 30 luglio – Km 167

Al mattino non vediamo l’ora di visitare l’interno del monastero perché in un precedente viaggio, essendo arrivati, come questa volta, all’orario di chiusura avevamo potuto ammirarlo solo all’esterno per mancanza di tempo. Ci aggiriamo per circa un’ora all’interno del monastero che ci affascina per la vastità e maestosità degli ambienti, assistiamo al cambio della guardia nella sala do Capitulo che ospita la tomba del milite ignoto. La cittadina non offre nulla da vedere.

Riprendiamo la marcia e attraverso la N8 dopo una ventina di chilometri arriviamo a Alcobaca dove troviamo un parcheggio molto grande alle porte del paese (non adatto alla sosta notturna perchè in pendenza). Dal parcheggio in 5/10 minuti arriviamo al monastero che si trova nella piazza della cittadina, il più grande del Portogallo, l’interno è ornato da bellissimi azulejos, ospita le magnifiche tombe di un re ed una regina e nell’immensa cucina ci sorprendono dei giganteschi camini.

Poiché è ora di pranzo girovaghiamo per il paese finchè troviamo il ristorante Antonio Padeiro (consigliato dalla Routard) in rua Dom Maur Cocheril, 27, travessa da Cadeira, scendiamo nella sala interna, arredata con gusto e ci viene servito un ottimo pranzo. (€ 35,00 per due persone).

Proseguiamo l’itinerario lungo la N8 e circa in 45 minuti arriviamo a Obidos, dove l’accesso alla cittadina è interdetta ai veicoli. Poiché non è la prima volta che la visitiamo, ci dirigiamo subito verso i grandi parcheggi alle porte del borgo dove, con piacevole sopresa, troviamo le indicazioni per l’area riservata ai camper con acqua e scarico (€ 6,00 per 24h o € 2,5 solo sosta). Obidos è una cittadina medievale, conservata magnificamente, tutta circondata da mura i cui bastioni sono tutti percorribili ed è sempre piacevole aggirarsi per le sue strette stradine dove si affacciano caratteristiche casette bianche bordate di azzurro o giallo, unico neo è la grande presenza di turisti.

Decidiamo di saltare Peniche, Santarem e Sintra perché già viste (il tempo è tiranno) che comunque consigliamo di visitare perché sono molto belle e ci dirigiamo verso Lisbona, sostando per la notte a Cabo da Roca che ricordiamo averci affascinato molto sia per il luogo che per i panorami del percorso.

Il viaggio riprende lungo la N8 e poi la N9 fino a Sintra e quindi la N247 che, attraversando il parco naturale di Sintra-Cascais, si dirige a Cabo da Roca. Ad un certo punto del percorso la strada si fa tortuosa e procede in un continuo saliscendi, improvvisamente ci troviamo immersi in un fenomeno naturale veramente particolare: le nuvole ci circondano e sono a livello terra, talmente dense che sembrano panna montata, il camper sembra correrci sopra, tuffandosi dentro quando si scende e risbucando al sole quando si sale, il tutto illuminato dalla calda luce del tramonto. L’aspetto negativo è che arrivati a destinazione il sole è tramontato e siamo immersi nella nebbia. Parcheggiamo nello sterrato davanti al faro e rimandiamo la passeggiata sulla scogliera a domani.

 


Alcobaca


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Obidos


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