Giovedì 5 giugno - Partenza ore 10.30

 

La prima meta di oggi è Menkemaborg, nella parte più a nord dell'Olanda, dove visitiamo un castello ossia una casa padronale fortificata e circondata da fossato (€ 6,00 a persona, orario 10.00 – 17.00, chiuso il lunedì). Il parcheggio (N 53° 24' 24” E 6° 40' 58”) è in mezzo al verde, vi sono due tavoli da picnic e non ci sono limitazioni per la sosta. I giardini del 1926, anno del restauro di tutto il complesso, sono curati ma niente di eccezionale, fatta eccezione per il labirinto che impegna un bel po’ del nostro tempo. Le sale sono curate nei minimi particolari, completamente arredate e con oggetti d'epoca molto ben conservati, ogni anno cambia il tema delle esposizioni degli oggetti d'arredamento, quest'anno è dedicato alla ceramica cinese rigorosamente d'epoca; bellissima la cucina. Dopo pranzo partiamo per la seconda meta: Pieterburen, dove c'è l'ospedale delle foche.  Durante il tragitto per giungervi incontriamo 3 bei mulini molto ben conservati e ancora funzionanti. Arriviamo al parcheggio e questo non ha limitazioni per la sosta (N 53° 23' 542 E 6° 27' 102) ci dirigiamo impazienti all'ingresso (orario 9.00 -18.00) ma l'entusiasmo è subito smorzato poiché  veniamo fatti entrare senza pagamento del ticket in quanto ci sono poche foche da vedere, perché alcuni giorni fa ne sono state liberate più di una decina, ormai guarite. Ci fa da guida una ragazza biologa marina bergamasca che è venuta qui per lavorare, e spera di rimanervi. Ci spiega come vengono portate qui le foche malate, i tipi di malattie e le cure che vengono prestate loro. Ne vediamo 5 in vasche diverse a seconda dello stadio della malattia, tra loro c'è anche una foca grigia molto socievole e giocattolona. Ci impressiona vedere la montagna di reti che sono state ammucchiate dopo aver liberato le foche che vi si erano impigliate. A questo punto è ancora presto e ci muoviamo verso la Diga del nord, impieghiamo un paio d'ore perché troviamo anche una interruzione in autostrada che ci costringe ad un giro più lungo. Arriviamo circa alle 19.30 sulla diga e proprio all'altezza del ponte girevole sul canale, vediamo sulla dx l'insegna di un parcheggio e molti camper parcheggiati in riva al mare (N 53° 04' 31” E 5° 20' 13”), poiché inizia a piovere bene e soffia un forte vento decidiamo di sostare qui per la notte. Il terreno erboso si trova tra il canale e il mare aperto, vi sono una ventina di camper tutt'intorno ed è molto tranquillo, quando smette di piovere, dopo cena, usciamo per una passeggiatina.

Km percorsi 223

 

Gallerie fotografiche

 

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