Martedì 25 giugno - Partenza ore 10.45
Lasciamo il
campeggio senza rimpianti e riprendiamo la via del ritorno con
l'intenzione di fermarci lungo il tragitto in qualche bella spiaggia,
quindi imbocchiamo la litoranea che però corre lontano dal mare, quindi
appena possibile prendiamo una strada regionale che attraversa le
cittadine marittime, i parcheggi sono tutti a pagamento e le spiagge
sono tutte molto affollate, il turismo è solamente locale, in acqua però
c'è poca gente perché il cielo è coperto e c'è un fresco venticello.
Questa tipologia di spiaggia non è quella che noi amiamo perciò ci
fermiamo giusto il tempo di una foto. Proseguiamo allora nuovamente
sulla statale per la laguna di Moulay Bousselham, la strada si fa
stretta, poi fatiscente e dopo una decina di chilometri da incubo
prendiamo l'autostrada ed arriviamo alle 21.00 a destinazione. Il
campeggio Caravanning International Atlantis Gate è abbastanza alberato,
i servizi sono decenti ma numericamente insufficienti a piena capienza e
le docce, nonostante vi sia scritto “docce calde”, sono fredde, il
ristorante non è funzionante, manca l'illuminazione notturna, è sulla
laguna. Per andare alla spiaggia dall'altra parte della laguna bisogna
concordare il traghetto con i barcaioli, mentre per andare in quella
lato campeggio o nell'oceano basta andare in città (dieci minuti a
piedi). Prenotiamo un'uscita in barca per domani alle 9,30 poiché ci
dicono esserci uccelli anche in questo periodo. Mercoledì 26 giugno - Sosta a Moulay Boussellham Ci alziamo presto e alle 9.30 siamo pronti per l'escursione in barca, arriva il barcaiolo dell'Association Hajra hamra e ci comunica il prezzo per due ore (MAD 300,00), non riusciamo a contrattare perché dice che è già un buon prezzo, ci fornisce di un binocolo, un telescopio e libri sugli uccelli. Il giro è molto piacevole e il barcaiolo ci indica le varie specie di uccelli, peccato che i migratori non ci siano più, a fine inverno deve essere uno spettacolo stupendo; osserviamo che i tratti di terre emerse e di rive sono letteralmente ricoperte di granchietti rossi, moltissimi hanno una enorme chela bianca che supera di gran lunga la loro dimensione, si scavano un buco nella sabbia e vi si nascondono dentro. Dopo il giro, che ci ha messo fame, andiamo a mangiare dell'ottimo pesce al ristorantino Sevilla (MAD 140,00), appena fuori dal campeggio, e poiché vediamo arrivare le barche col pescato, facciamo letteralmente quattro passi fino al porto dove i pescatori vendono il pesce, ci piacerebbe comprarlo ma poi sarebbe un problema cuocerlo, quindi torniamo in camper per un po' di relax. Dopo una tonificante doccia fredda usciamo per andare in paese e vedere la spiaggia, arriviamo al centro e vi è una enorme piazza con la terrazza che si affaccia sulla laguna, un bel colpo d'occhio e come in tutte le piazze del Marocco a quest'ora i venditori ambulanti aprono i loro “banchetti”(una coperta per terra) e tutta la gente del paese e dei borghi vicini si riversa in strada ed anima di colori e voci la serata; visto che invece per noi è ora di cena ci fermiamo in un ristorante dove hanno anche mitili, la scelta non è stata ottima perché i “peoci” hanno un po' di sabbia e sono duri i pesci sono buoni, ma i calamari sono gommosi (MAD 220). |
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