Domenica 16 giugno - Partenza ore 11.00

Prima di partire approfittiamo di avere la colonnina dell'acqua vicino al camper per dargli una sciacquata in modo da togliere almeno la sabbia. Ci rechiamo alla kasba che si trova girando a sinistra, in uscita dal campeggio, alla prima rotatoria in direzione del paese, è parzialmente restaurata in quanto adibita ad albergo, mentre il resto è molto diroccato, pertanto facciamo solamente alcune foto all'esterno. Ci spostiamo in paese e facciamo una passeggiatina nel centro, acquistando dello zafferano in un negozietto poiché questo è uno dei centri più importanti per la coltivazione e produzione di questo prodotto (valutato come eccellente). Riprendiamo la strada con direzione Mhamid percorrendo la statale, al bivio per Agadir la strada è tutta in rifacimento e piena di buche, un percorso che si rivela infernale, sia per il camper che per gli occupanti, tanto da farci decidere di spezzare in due il percorso e fermarci ad Agdz. A circa una quarantina di chilometri da Taliouine vi è una fonte con annesso un porticato con tavoli e panche per la sosta. Il paesaggio, inizialmente, è piuttosto piatto, una distesa enorme di prati ingialliti dal sole, punteggiati da enormi mandrie di capre nere, pecore e qualche dromedario. Più avanti la strada sale su alture e il paesaggio diventa più vario con scorci veramente belli, peccato ci sia un caldo torrido (oltre 40°) che crea una foschia velando l'orizzonte; purtroppo la difficoltà della strada non ci fa gustare appieno questi panorami anche per l'impossibilità di fermarsi. A circa 40 chilometri da Agdz la strada ridiventa a due corsie con l'asfalto in ottime condizioni (un sogno!) dopo una ventina di chilometri vediamo sulla sinistra una grande palmera e subito dopo un antico villaggio con kasba, Ait Semgane-m-el-Grara (N 30° 35' 55” - W 6° 39' 50”), prendiamo la stradina sterrata per accedervi e scopriamo che vi stanno girando un film sulla Bibbia, possiamo visitare il villaggio tranne che nei punti dove si stanno facendo le riprese. È tutto molto bello anche perché è stato ricreato l'ambiente di vita di allora. Soddisfatti della sosta non prevista, proseguiamo il tragitto e seguendo le indicazioni della guida ci rechiamo al campeggio “Agdz” (N 30° 41' 38” - W 6° 27' 25”), c'è un bar – ristorante con tavolini sotto a tende berbere che creano un po' di ambiente, le piazzole del campeggio sono totalmente al sole, i servizi sono fatiscenti e la grande piscina è desolatamente vuota e in cattive condizioni, uno squallore, il prezzo è irrisorio ma il gestore è simpatico e ci chiede di vendergli una bottiglia di vino per il cugino che si sposa, naturalmente gliela regaliamo. Usciamo per la visita del paese e subito veniamo “arpionati” dal rivenditore fronte camping che a tutti i costi ci vuol far vedere il negozietto, come sempre non resistiamo e compriamo a poco prezzo un tipico telo nero ricamato a mano, arrivati in piazza c'è un piccolo souk dove diversi venditori cercano di conquistarci, questa volta invano, scattate le foto di rito torniamo al camper, notando un cartello che segnala la presenza di un camping a circa 2 km, mostra l'immagine accattivante di una piscina immersa in un palmeto (chissà se è effettivamente come nella foto). Il cielo e pieno di nuvoloni neri e fa un gran caldo, mentre prepariamo la cena si alza improvvisamente un vento fortissimo che ci inonda il camper di sabbia e ci rompe un pezzo di zanzariera della porta e ci costringe a rintanarci all’interno.

Km percorsi 182

 

Gallerie fotografiche

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