Mezzo: Knaus Van I 650MG su Fiat Ducato 130
Equipaggio: Roberto: guidatore, Michela: navigatrice, Habibi gatta di camper
Periodo: 3 luglio - 25 luglio 2022
Questo viaggio alla scoperta del
Montefeltro e dei Monti Sibillini, inizia in Emilia
Romagna per proseguire nella Marche con un piccolo
sforamento in Umbria. Le soste sono condizionate dalla
presenza o meno di ombra in quanto abbiamo a bordo
la nostra gatta e non possiamo lasciarla in camper sotto
al sole cocente.
Domenica 03
luglio
Partiamo alle ore 14:00 con
destinazione Sant’Agata Feltria, decidiamo di percorrere
solo strade statali. Arriviamo verso le 18,00 all’area
camper gratuita (N 43.86405 E 12.20546) che è ben
segnalata e si trova proprio alle porte del piccolo
borgo. L’area è molto grande, su asfalto, ben alberata, con stalli
ampi con possibilità di aprire il tendalino e stare
all’esterno con tavoli e sdraio e aiuole verdi
usufruibili, ogni stallo è dotato di colonnina per
l’elettricità che è a pagamento (€ 0,40 all’ora), vi
sono un moderno camper service molto pulito e i bidoni
per la raccolta differenziata.
In due passi si è nel borgo dove c’è
una piazzetta con il bel teatro Mariani del 1600,
piccolo ma molto carino, è in legno ed è il più antico
teatro in legno d’Italia (offerta libera), dei bar
pizzeria e vari negozi di alimentari; superata la chiesa
di trova il bel castello delle fate, che non visitiamo
perché chiuso lunedì e martedì, ai piedi della salita
per il castello vi è un panificio ove copriamo
dell’ottimo pane e la tipica spianata; da qui si sale al
convento di san Girolamo con una bella chiesa. Ci sono
tre belle fontane, molto simpatica quella della
chiocciola. Sebbene l’area sia frequentata è tranquilla
e pulita, c’è chi ci passa le ferie perché è un po’ come
essere in campeggio, noi rimaniamo anche il giorno
seguente.
Km percorsi 217
Martedì 5 luglio
Prima di lasciare Sant’Agata facciamo
un’ ultima passeggiatina per il borgo poi ci dirigiamo a
Petrella Guidi, è un piccolissimo borgo dove
parcheggiamo lato strada poiché non vi è altra
possibilità. Fa
un gran caldo ma ci avviamo lungo una stradina in salita
e giriamo attorno a questo gruppo di casette molto ben
restaurate fino ad arrivare alla rocca, in mezz’ora
vediamo tutto ma vale la pena perché e molto coccolo.
Proseguiamo e prima di arrivare a
Pennabilli troviamo con gran fortuna, uno slargo
all’ombra per pranzare. A Pennabilli non è più
accessibile ai camper il parcheggio davanti al municipio
per cui ci sistemiamo in uno sterrato lungo la strada. E’
un bel borgo tra i castelli di Penna e Billi, giriamo
per le sue stradine su e giù e nonostante il gran caldo
apprezziamo questo luogo, il borgo è tutto abitato e le
case sono tutte ristrutturate a regola d’arte.
Ripartiamo e raggiungiamo
Carpegna,
ci fermiamo all’area camper gratuita (N
43.835920, E 13.041590) di fronte al parco
delle Querce, a 300 m. dal centro. L’area è dotata di
colonnine elettriche a pagamento (€ 0,60 all’ora),
carico e scarico gratuiti ed area ecologica, nonostante
sia lato strada si è rivelata tranquilla ed abbastanza
ombreggiata. Verso sera ci rechiamo a visitare il
centro con il suo notevole palazzo dei principi,
tornando al camper ci fermiamo al ristorante pizzeria da
Silvana dove gustiamo piatti particolari veramente
ottimi (finalmente assaggiamo il decantato crudo di
Carpegna) senza svenarci.
Km percorsi 41
Mercoledì 6 luglio
Quando siamo pronti ci muoviamo verso
Monte Cerignone, subito fuori Carpegna ci fermiamo per
visitare la Pieve romanica di San Giovanni Battista, arrivati all’area camper scopriamo che
non è accessibile a causa di lavori di rifacimento
stradale per cui parcheggiamo lato strada e andiamo a
visitare questo piccolissimo borgo che ha comunque un
suo fascino. Da qui ci dirigiamo a
Macerata Feltria,
arriviamo all’area camper gratuita (N 43.80084 E
12.42879) ad un paio di chilometri dal centro storico,
l’area si trova vicino ai campi da tennis ed in
prossimità di un laghetto turchese da dove parte un
sentiero vita, il fondo è di ghiaino e su un lato vi
sono degli alberi che però non fanno molta ombra, vi è
un camper service ben tenuto e colonnine per allaccio
elettrico. Per
visitare il borgo antico ci spostiamo col camper al
parcheggio del cimitero, con questo caldo evitare di
camminare sulla strada asfaltata è una gran cosa. Anche
questo borgo è carinissimo e molto ben tenuto, saliamo
fino al castello ma non visitiamo il museo perché è
chiuso. Torniamo all’area camper che è ora di cena per cui
mettiamo fuori tavolo e sedie e mangiamo, la tranquillità
è assoluta poiché a quest’ora ci sono solo un paio di
coppie che fanno fitness.
Km percorsi 22,5
Giovedì 7 luglio
La prossima meta è
Pietrarubbia,
prendiamo una deviazione su strada stretta e dissestata
ed arriviamo ad uno sterrato dove termina la strada e si
può parcheggiare comodamente. Qui c’è un piccolissimo
borgo molto ben ristrutturato, veramente un gioiellino,
prossimamente dovrebbero aprire una locanda ed un piccolo museo;
alla fine del borgo c’è una torre dalla quale parte un sentierino che conduce ai ruderi del castello,
l'accesso al mastio è interdetto ma la recinzione
è stata divelta e si sale per cui si può salire la ripida scaletta
di ferro, dall’alto si ammira il panorama sul Montefeltro.
Ora ci dirigiamo verso
Piandimeleto, ma
lungo la strada ci fermiamo alla locanda del Torrione,
anche qui mangiamo ottimamente abbondanti piatti tipici
con poca spesa. Seguiamo le coordinate per l’area
camper, giungiamo sul piazzale con l’insegna di camper
service, ma non lo troviamo, perciò parcheggiamo sull’asfalto
sull’area adiacente al campo da basket e visitiamo
questo borgo che termina con un bel castello ben
conservato, ci mettiamo veramente un quarto d’ora
perché lampi e fulmini minacciano temporale, infatti
appena arriviamo
al camper si scatena un forte acquazzone.
Sotto la pioggia battente giungiamo a
Mercatello sul Metauro, ci fermiamo all’area camper (N
43.647312 E 12.334402) che si trova a ridosso delle mura
che circondano il centro storico. L’area è recintata su
fondo bianco, al sole, dotata di scarico e carico
gratuiti ed elettricità ma le colonnine non sono funzionanti, è
adiacente agli impianti sportivi e ad una piccola area
pic-nic con barbecue e altalene, niente tavoli. Appena
spiove ne approfittiamo per una prima ricognizione del
borgo, ci sono molte cose da vedere soprattutto la
chiesa di San Francesco che ora è chiusa, tutto il borgo
conserva l’aspetto antico e si snoda tra bei vicoli.
Km percorsi 52
Venerdì 8 luglio
Oggi il cielo è un po’ coperto e non
c’è più il caldo afoso dei giorni scorsi. Troviamo il
museo, dal quale si accede alla chiesa di San Francesco,
aperto e ne approfittiamo per una visita guidata sia
alla chiesa che al piccolo museo, restiamo molto
soddisfatti sia per la bellezza degli affreschi e dei
reperti che per la bravura del volontario che ci sa
affascinare con le sue approfondite spiegazioni.
Visitiamo i luoghi che ieri avevamo saltato, non molti
in verità, e poi torniamo al camper per dirigerci a
Sant’Angelo in Vado, qui non c’è un’area camper ma un
bel parcheggio vicino alla COOP, a 5 minuti dal centro.
Ci posizioniamo all’ombra di un albero e pranziamo. Dopo
un paio d’ore andiamo a vedere anche questo borgo, è
piccolino e in un’oretta lo giriamo tutto, molto belli
il Duomo ed il Palazzo della Ragione.
Poiché è presto decidiamo di arrivare
ad Urbania dove troviamo un parcheggio misto molto
vicino centro storico (N 43.665833 E 12.522222), vi sono
il camper service ed alcuni stalli per camper con
elettrico ma proprio a ridosso di una strada trafficata,
noi vogliamo solo fermarci per la visita alla città per
cui parcheggiamo nell’ultima ombra rimasta. Per prima
cosa visitiamo il palazzo ducale con museo civico (
ridotto € 2.00 a testa, intero € 3.00) e godiamo della
bella vista panoramica dal torrione. Vi sono vari punti
panoramici nel borgo, da uno si vede nella sua interezza
il palazzo ducale. Non riusciamo a vedere nè il duomo,
perché c’è la messa, né la chiesa dei morti, perché è
chiusa. Poiché vi è un’altra area camper in zona andiamo
a vedere se è più adatta a finire la giornata e a
passare la notte, vi arriviamo in 5 minuti (N 43.67916 E
12.51277), si trova presso il complesso monumentale del Barco Ducale, vi sono alcune prese elettriche e camper
service, su sterrato con pista ciclabile per la città.
Noi a questo punto sentiamo l’esigenza di una
sistemazione più nella natura e decidiamo di recarci
presso la vicina Gola del Furlo, dove vi è la bella area
attrezzata Parco le querce (N 43.636620 E 12.700000),
praticamente un campeggio vecchio tipo, come piace a noi
(€ 18.00 al giorno, € 1.00 gettone doccia), non ci sono
delimitazioni di piazzole, vi è molo spazio intorno a
tutti i camper, c’è un blocco servizi puliti, camper
service ed elettricità, varie panche e tavoli di legno e
vecchi barbecue a disposizione. Noi ci posizioniamo in
mezzo a quattro enormi querce che ci fanno ombra tutto
il giorno. La proprietaria è molto cordiale e
disponibile, ci offre la sua auto per andare ad
Acqualagna a fare le spese, noi invece preferiamo
andarci in bici poiché dista solo km. 2,5. Dal campeggio
parte il sentiero che costeggia un torrente dove si può
bagnarsi e che porta alla Gola del Furlo. Appena fuori
dal campeggio c’è un ristorantino con una bella pergola
dove mangiamo ottimamente, le porzioni sono
abbondantissime, come ovunque qui nelle Marche. Poiché
qui stiamo mon bene e in completo relax, decidiamo di rimanerci fino a martedì.
Km percorsi 50
Martedì 12 luglio
Ci rechiamo col camper fino alla
località Furlo dove la strada si interrompe ed inizia il
tratto pedonale fino alle gole, poiché al nostro arrivo
inizia a piovere abbondantemente ed è ora di pranzo, decidiamo di
mangiare
in attesa che spiova. Dopo un paio d'ore ci incamminiamo per i
circa due chilometri di strada interdetta al traffico, che costeggiano il torrente
cha scorre tra due pareti rocciose. Il panorama è bello, si vedono anche
caverne scavate dal fiume che erano abitate in epoca
preistorica. Purtroppo ad un certo punto, proprio dove
la vallata si apre, la strada si interrompe a
causa di un cantiere di lavori di consolidamento della
roccia.
Ci mettiamo in viaggio per
Fossombrone e ci fermiamo in un grande parcheggio ( N
43.6895 E 12.8121) vicinissimo al centro ed alla caserma
dei carabinieri. Questo borgo non ci entusiasma, è un
susseguirsi di negozi e non c’è molto da vedere, Da qui
andiamo alle vicine
Marmitte dei giganti, tratto
fluviale con grandi marmitte verticali, molto adatto a
percorsi in canoa, lasciamo il camper al parcheggio che
è
subito dopo il ponte, la vista dall’alto è veramente
spettacolare.
Da qui ci trasferiamo a
Piobbico, L’area
camper (N 43.5854 E 12.50964) è composta da 6 stalli nel
verde ed è all’ombra di grandi alberi, vi sono camper
service gratuito e corrente a pagamento, la strada, che
costeggia un torrente, in determinate fasce orarie
diventa ciclo pedonale, il posto è tranquillissimo.
Poiché è tardi ceniamo e rimandiamo la visita a domani.
Km percorsi 48,5
Mercoledì 13 luglio
Appena pronti ci rechiamo subito al
castello Brancaleone, 10 minuti di passeggiata lungo il
corso d’acqua , e rimaniamo subito affascinati, optiamo
per la visita libera e un volontario ci illustra
benissimo il percorso e il contenuto delle varie sale.
Il castello è molto bello nel suo aspetto esteriore ed è
integro, molte sale sono affrescate, in particolare
quelle greca e romana, alcune parti del castello sono
dedicate a mostre che sono tutte molto interessanti, in
particolar modo ci sono piaciute le sale riguardanti il
lavoro maschile, in altre sale vi sono mostre di artisti
contemporanei del luogo, molto particolari i lavori
eseguiti con pezzi di metallo assemblati a formare
soprattutto animali, notevole il grande cavallo posto
all’ingresso del castello; dopo una accurata visita
scendiamo sul borgo sottostante che offre degli scorci
molto carini. All’uscita dalla città vecchia troviamo un
negozietto di alimentari ancora aperto e compriamo
dell’ottimo prosciutto crudo locale e del formaggio al
tartufo, specialità di questa città. Ci fermiamo a
pranzare in un ristorante lungo il viale principale dove
però attendiamo più di un’ora per essere serviti poiché
prima di noi servono completamente tutti gli operai, e
sono molti, che abitualmente mangiano lì. Il pranzo è
buono ma la snervante attesa ci rovina il piacere del
cibo.
Prossima tappa è Apecchio, giungiamo
all’area camper, anche questa vicinissima al centro
storico (N 43.559463 E 12.419601) si tratta di un
parcheggio misto in una piccola piazzetta chiusa tra le
case ed il fiume, ci sono il camper service,
l’elettricità ed un tavolo picnic gratuiti. Visitiamo il
piccolo borgo con il suo ponte medievale a schiena
d’asino e la chiesetta di Santa Lucia, seguiamo il
percorso organizzato dal comune e in un’ oretta vediamo
le cose più interessanti, come ultima tappa ci fermiamo
al bar del palazzo Baldini dove ha anche sede il museo
dei fossili, e, poiché è tutto chiuso, ci fermiamo per
una buona birra, dato che questa è la città della birra.
Da qui ci portiamo per la notte a
Cagli, arriviamo nel grande parcheggio degli impianti
sportivi (N 43.548889 E 12.651944), non ci sono servizi
e per arrivare al centro c’è un km in salita. Appena
giunti ci rendiamo conto che è impossibile pernottare
poiché si stanno facendo le prove per il palio che si
terrà pensiamo domenica, per cui il parcheggio è pieno
di macchine e vi è un grande frastuono di tamburi per i
figuranti, c'è il tiro con l’arco, chi si esercita in
vari giochi di abilità, chi fa correre le botti, insomma
una grandissima confusione. Decidiamo di rimandare ad
altra occasione la visita alla bella città e proseguiamo
verso la meta successiva: Pergola, che ci risulta avere
un camper service (N 43.56558 E 12.83615), quando
arriviamo è quasi buio ed abbiamo la brutta sorpresa di
trovare la piccola area posta tra i piloni di un
cavalcavia già interamente occupata da auto e camper di
stanziali, per fortuna arrivando avevamo notato un
grande parcheggio nella città moderna, per cui ci
dirigiamo lì, dove ci sono alcune auto e un camper e
finalmente ci fermiamo.
Km percorsi 66
Giovedì 14 luglio
Rinunciamo anche alla visita di
Pergola e decidiamo di portarci sui monti Sibillini per
sfuggire al gran caldo in arrivo nei prossimi giorni.
Arriviamo a San Ginesio (città amica dei camperisti)
percorrendo tutte strade provinciali, a tratti anche
molto strette e dissestate, ma panoramiche e
completamente immerse nel verde. Troviamo una piccola
area Camper da 8 posti (N 43.1092 E 13.31637) con camper
service , elettricità tutto gratuito, su ghiaino,
recintata ed illuminata, gli stalli sono molto larghi,
si possono mettere tavolo e sedie ed aprire il tendalino.
E’ proprio sotto alle mura e dalla parte opposta della
strada c’è la piscina comunale scoperta che con € 8.00
dà diritto ad una giornata di ingressi anche spezzati
con sdraia e ombrellone, all’estremità dell’area invece
vi sono i campi da tennis con docce e bagni e lavelli
che sono gentilmente messe a disposizione anche dei
camperisti, inoltre vi è uno spazio gioco per i più
piccoli e un’ area per cani. Ci posizioniamo comodi e
verso sera facciamo una passeggiata in centro, peccato
che il terremoto qui abbia fatto molti danni che hanno
rovinato la magnifica chiesa Pieve Colleggiata,
impalcature sono visibili in tutti gli edifici e fanno
una grande tristezza, la piazza è ampia e ospita un
teatro con bassorilievi interessanti ed una statua.
All’ufficio turistico ci vengono fornite molte
spiegazioni e dépliant, l’addetta è molto gentile e ci
invita a rivolgerci a lei in caso di necessità, ci
indica anche alcuni posti dove andare nei prossimi
giorni. Decidiamo di rimanere fino a sabato e di
approfittare della piscina.
Km percorsi 106
Sabato 16 luglio
Iniziamo il giro del parco dei
monti
Sibillini dirigendoci subito verso Fiastra con la
speranza di trovare ancora posto in libera, arrivati
alla diga tutti i posti dove fermarci sono già occupati,
sia nei parcheggi che a lato strada, troviamo dei parcheggi
ancora liberi scendendo lungo il bel lago turchese, ma
purtroppo non sono adatti a noi perché in pieno sole
(noi abbiamo una gatta in camper) e con una ripida
discesa su ghiaino per raggiungere il lago. A Fiastra vi
è un’ area camper ma visto la gran massa di gente,
decidiamo di tornarci in altro periodo. Continuiamo il
giro e ci dirigiamo verso Ussita, i panorami sono molto
belli ma non ci sono rientranze per fermarsi ad
ammirarli e fotografarli. Scendiamo a Visso, qui c’è un’
area sosta gratuita abbastanza fuori del paese su
asfalto e lato strada,con elettrico a pagamento ( € 0,80
all’ora), noi proseguiamo e arriviamo all’area camper di
Ussita (N 42.9432 E 13.13588) su sterrato con piccole
piazzole delimitate da cordoli e uno spazio per il
tavolino (€ 10.00 per 24 ore comprensivo di tutto,
pagamento con monete per gettoniera), pur essendo
lato strada non è per niente disturbata, mentre dal lato
opposto scorre un bel torrente. Il paese è veramente
distrutto dal terremoto e tutti i moduli abitativi dove
abitano le poche persone rimaste fanno molta tristezza.
Compriamo un po’ di prodotti tipici e facciamo una
passeggiata, proseguendo per la strada principale troviamo una
bella area pic-nic ai margini del bosco dove vi stanno
parecchi camper ma con divieto di campeggio, vi sono
molti tavoli e caminetti. Poiché domani è domenica
prevediamo di trovare molto caos in giro, anche perché
continuano a passare camper e macchine in continuazione,
per cui decidiamo di starcene qui tranquilli fino al
primo pomeriggio di domani.
Km percorsi 57,5
Domenica 17 luglio
Dopo la siesta pomeridiana ci
muoviamo, fa un gran caldo, ci fermiamo all’area camper
di Preci (N 42.87946 E 13.04119), è tutta al sole, ci
stanno una decina di camper, ci sono camper service ed
elettricità gratuiti, è bella spaziosa e piazzole sono
ampie e si può aprire il tendalino. L’area è accanto ad
un ruscelletto su una bella zona ombrosa, da dove parte
il sentiero ripido e dissestato che sale al borgo
vecchio, c’è un mulino ad acqua adibito ad ufficio
informazioni, qui ci sconsigliano la salita perché molto
faticosa, per cui facciamo una passeggiata nel paese
basso.
Km percorsi 20
Lunedì 18 luglio
Al mattino ci portiamo col
camper su al borgo vecchio di Preci dove troviamo uno slargo per
parcheggiare, siamo proprio sul punto più alto del
paesetto e scendiamo per le stradine lastricate, anche
qui
purtroppo il terremoto ha fatto disastri e i pochi
edifici sono molto rovinati, peccato perché è molto
coccolo. Da qui proseguiamo il giro dei monti Sibillini
e ci fermiamo all’area camper di
Castelsantangelo sul
Nera (N 42.88997 E 13.15238) l’area è piccolina, con
stalli stretti e con allaccio elettrico a pagamento.
Siamo sotto il sole cocente e pranziamo forzatamente in
camper. Nel pomeriggio andiamo al paese nuovo a far un
po’ di spesa, qui ci dicono che non si può accedere al
borgo vecchio perché è ancor tutta zona rossa,
compriamo, presso la norcineria della carne e dei
prodotti locali molto buoni e riceviamo in omaggio delle
salsicce. La strada che ci ha portato all’area camper
prosegue con direzione Castelluccio tra paesaggi molto
suggestivi; un paio di chilometri prima del paese
arriviamo su un pianoro,
Forca di Gualdo, molto bello con una chiesetta ed
una vecchia fontana, da qui partono due strade dismesse
e dei sentieri, c’è un bel fresco e decidiamo che questa
è la più bella area camper che potessimo trovare. Ci
organizziamo per cuocere la carne comprata ed arriva un
altro camper che sentendoci intenzionati a trascorrere
lì la notte, decide di imitarci, mentre ci scambiamo le
impressioni di viaggio, una volpe sbuca dagli arbusti ad
un paio di metri da noi e non ci abbandonerà finché non
ci ritireremo per dormire, durante la cena all’aperto,
con tanto di felpa, appare sul pratone antistante anche
un cervo. Lasciamo degli avanzi di cibo per la volpe che
prontamente si fionda a mangiarseli.
Km percorsi 37
Martedì 19 luglio
Al mattino ci svegliamo con un bel
sole, ma certamente non un caldo afoso, c’è un addetto
del comune che sta tagliando l’erba e ci avvisa che
nell’area del parco è vitato il campeggio, pertanto non
possiamo tenere aperti i finestrini ne tanto meno
mettere i cunei. Decidiamo di provare il sentiero che
parte dal lato opposto della strada e attraversa un
pascolo e costeggia una zona interdetta perché adibita a
stazione di alimentazione dei rapaci, il sentiero è
molto bello e non faticoso, procede quasi in piano e
all’interno del bosco, dopo un’oretta di passeggiata,
visto che non abbiamo idea dove conduca, ritorniamo sui
nostri passi e riprendiamo il camper. Nel pomeriggio
raggiungiamo Castelluccio attraversando una distesa di
coltivazioni di lenticchie in fiore; il borgo è
completamente diroccato mentre la strada è costeggiata
da bancarelle che sembra di essere al mercato. Ci
fermiamo all’area camper (N 42.8289 E 13.21479) che è su
sterrato e un po' in pendenza, è dotata di camper-service ma non di attacchi
elettrici, i posti sono
praticamente tutti occupati e i camper sono molto
ravvicinati, vista la situazione decidiamo di proseguire
verso Arquata del Tronto, compriamo le lenticchie alla
cooperativa e del buon formaggio da un ambulante che
troviamo ad un valico dove c’è solamente lo spazio per
fermarsi brevemente, peccato perché avremmo fatto
volentieri una sosta. Arrivati ad Arquata non ci
fermiamo in quanto è completamente distrutta e lungo la
via vi sono solo prefabbricati. Da qui iniziamo il
viaggio di ritorno, puntiamo ad
Amandola, costeggiando
sempre il parco dei Monti Sibillini, arriviamo all’area
di sosta (N 42.9762 E 13.3524). L’area è su prato verde,
delimitata da steccato e subito fuori vi è il
camper-service. Visto che è quasi ora di cena, facciamo
due spese al vicino supermercato e rimandiamo la visita
a domani.
Km percorsi 77
Mercoledì 20 luglio
Prendiamo la strada principale che
sale al borgo più dolcemente, arrivati alla bella piazza
principale, troviamo, purtroppo, dei banchetti del
mercato che rovinano l’atmosfera e le foto, qui, vi è
l’ufficio informazione che ci indica il percorso da
seguire per vedere i principali monumenti, anche questo
borgo porta i segni del terremoto, ma in modo meno
grave. In un paio d’ore giriamo in lungo e in largo per
i vicoli e scendiamo verso il camper seguendo la strada
delle mura che è molto panoramica ma molto ripida. Dato
il gran caldo, apriamo il tendalino e pranziamo fuori.
Ora la nostra prossima meta è Mergo (N 43.47412 E
13.036), dove ricordiamo esserci una bella area sosta
con lavelli e servizi e ombreggiata, ideale per queste
giornate caldissime. Vi arriviamo verso sera ma con
nostro disappunto troviamo l’area chiusa per lavori di
ristrutturazione. Non ci resta che proseguire verso
Staffolo (N 43.43901 E 13.17586), anche qui stanno
facendo dei lavori di miglioramento ma l’area è comunque
agibile, vi sono il camper-service e attacchi elettrici
gratuiti e un piccolo stabile con bagno con all’esterno
un lavandino e una vasca per lavare. L’area è piccola
4/6 posti ed è contigua ad un prato molto alberato con
due bei caminetti, una fontana e vari tavoli con panche.
Km percorsi 153
Giovedì 21 luglio
Al mattino siamo svegliati dai rumori
dei lavori, gli operai ci spiegano che stanno costruendo
una casetta in legno e si scusano per il disagio che ci
arrecano. Con molto comodo, dato il gran caldo, ci
avviamo per la visita al paese che dista circa 1 km. Ma
poiché tutto il percorso è su strada asfaltata e
assolata ad un certo punto rinunciamo per il troppo
caldo. Nel pomeriggio ci spostiamo a
Corinaldo, borgo
che già conosciamo e dove sappiamo esserci un’area sosta
molto accogliente (N 43.64726 E 13.04889), 14 piazzole
ampie con possibilità di apertura tendalino, alberata su
un lato, con area pic-nic sul lato opposto e dotata di
camper-service, allacci elettrici e fontane. Troviamo un
bel posto ombreggiato e ci avviamo per una passeggiata
prima di cena.
Km percorsi 48
Venerdì 22 luglio
La mattina è dedicata ad una visita
completa del borgo, che è veramente bello e ben
conservato. Purtroppo il caldo è veramente debilitante,
specialmente per la nostra gatta che è costretta a
rimanere sempre all’interno del camper, quindi vedendo il
meteo decidiamo di ritornare per l’ultimo giorno di
vacanza a Sant’Agata Feltria dove dovrebbe esserci
qualche grado in meno e l’area è accogliente e in parte
ombrosa. Arriviamo verso sera e ritroviamo il posto che
abbiamo occupato all’andata e che nel pomeriggio è
completamente all’ombra, pertanto decidiamo di
trascorrervi tutta la giornata di sabato e ripartire
domenica mattina.
Km percorsi 118
Sabato 23 luglio
Al mattino andiamo a vedere la rocca
delle fate, visto che l’altra volta era chiusa, si è
rivelata un visita piacevole, le sale sono tutte
dedicate al mondo delle fiabe con degli allestimenti
molto ben curati e piacevoli anche per gli adulti.
Km percorsi 212
Km totali 1326
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