Lunedì 21 luglio - Partenza
ore 10.30
Questa notte
abbiamo dormito pochissimo perché i due cani che hanno la cuccia nel
parcheggio, affidati al buon cuore di chi arriva qui, a cui se ne sono
aggiunti altri, hanno abbaiato e ululato fino alle 4,30.
Mettiamo via tavoli e sedie e facciamo acqua alla fontana, partiamo per
Rovies, a circa 50 km, qui troviamo un piccolo parcheggio alberato (N
38° 48' 46” E 23° 13' 33”) dove il camper non ci sta e quindi
proseguiamo per un'altra cinquantina di chilometri verso Pilion,
fermandoci lungo la strada a pranzare ad un ristorante dove mangiamo
molto bene e molto abbondante. Arriviamo circa alle 14.30 su questa
bella insenatura, la sabbia della spiaggia è scura, c'è un grande
parcheggio (N 38° 45' 48” E 23° 35' 27”), ma le poche ombre date da
alberi bassi, sono tutte occupate da vetture. Andiamo a fare due passi
ma fa un gran caldo e l'ora del bagno è ancora lontana, soprattutto dopo
quello che abbiamo mangiato così decidiamo di proseguire per la tappa
successiva. La strada che ci attende è ancor peggio del solito, stretta,
dissestata, con tratti di asfalto mancanti o franati, con pietre dovute
a frane sulla carreggiata, ma la meta che ci attende, stando alla guida,
vale la pena della difficoltà, poiché si giunge alla bellissima baia di
Vlachia, dove si sosta in un campeggio dismesso molto alberato (N 38°
45' 02” E 23° 40' 52”). Purtroppo quando arriviamo scopriamo con grande
disappunto che nell'area stanno facendo dei lavori, con scavi aperti,
alcuni punti sono delimitati da paletti, il tutto è divenuto
impraticabile se non per chi campeggia in tenda. Decidiamo sconsolati di
proseguire lungo questa strada che ci porterà alla prossima meta. Saliti
pochi tornanti abbiamo davanti a noi la vista della baia davvero
spettacolare, dopo un chilometro circa la strada diventa sterrata e si
restringe a tal punto che non riusciamo più a proseguire, siamo
costretti a tornare per un buon tratto in retromarcia fino a quando
troviamo uno slargo, che con mille manovre ci permette di girarci.
Sempre più amareggiati torniamo a Pilion dove ci fermiamo all'ombra di
un grande caseggiato diroccato e facciamo un bel bagno per consolarci,
l'acqua è limpida e in spiaggia ci sono le doccette per sciacquarci. A
questo punto abbiamo terminato le tappe previste per la parte nord
dell'isola e quindi torniamo a Chalkida e iniziamo a seguire la costa
sud. Questa parte dell'isola è molto meno montuosa e quindi più
edificata e più sfruttata turisticamente, è anche meno pulita. Vista
l'ora, puntiamo direttamente a Kazarè, dove la giuda indica un bel
parcheggio sterrato dove sostare in tutta tranquillità (N 38° 23' 41” E
24° 00' 44”) ma non riusciamo ad arrivarci perchè il navigatore continua
a proporci stradine sterrate molto strette, che dopo l'esperienza di
oggi, non ci sentiamo di fare, quindi sempre più delusi e un po'
preoccupati perché sono già le 19.45, decidiamo di imboccare la
direzione per Agios Dimitrios dove dovremmo trovare una zona per il
campeggio libero. La strada sale sulle colline, è il tipico paesaggio
rurale, ad un certo punto prendiamo una deviazione per scendere sulla
baia e a questo punto si apre davanti a noi un panorama che ci ripaga
della giornata trascorsa sempre correndo in camper: è una profonda
insenatura, i colori dell'acqua, nonostante l'ora, variano da turchese
al blu, numerosi isolotti sembrano chiuderla formando due baie, è uno
spettacolo per gli occhi; già da quassù vediamo con grande sollievo dei
camper parcheggiati in riva al mare, ai quali andiamo subito ad unirci.
C'è una stradina sterrata che costeggia la riva con grandi alberi sotto
ai quali è possibile posizionarsi, facendo attenzione ai banchi di
sabbia, parcheggiamo ad una buona distanza tra due camper tedeschi.
Siamo proprio stanchi, Habibi è stravolta per il viaggio tutto curve e
su e giù, così mettiamo fuori solo le sedie e ci facciamo un buon panino
con la soppressa del contadino, portata da casa. Per la prima volta in
questa vacanza alla sera non arriva l'umidità ma zanzare sempre tante.
Il posto ci piace molto e valutiamo l'opportunità di saltare l'ultima
tappa del nostro itinerario e terminare le vacanze qui tranquilli e
beati. Prima di andare a letto ammiriamo un magnifico cielo stellato.
Km percorsi 269
Martedì 22 luglio - Sosta
a Agios Dimitrios
La notte è stata
fresca e abbiamo riposato bene. Alla mattina subito il primo bagno:
l'acqua è una tavola trasparente e non è fredda come al solito, i pesci
ci nuotano attorno ai piedi anche a riva. La spiaggia è molto ridotta,
sarà un metro-due, a seconda della marea, è sabbia mista a sassolini
piccolissimi, poi c'è una fascia altrettanto larga di erba e foglie
secche e poi un sentiero in terra battuta, dal quale parte lo stuoino
del nostro tendalino, per chi ama stare in spiaggia forse è riduttivo,
per noi invece va benissimo. Durante la mattinata passano accanto ai
camper e alla poche macchine dei locali, suonando il clacson furgoncini
che vendono i vari generi alimentari, non essendoci negozi nei dintorni.
Trascorriamo una giornata veramente tranquilla, tra bagni e
passeggiatine; scopriamo che andando avanti per neanche un chilometro vi
è un vero e proprio accampamento di tende, roulottes e qualche camper,
ci dà l'idea che una buona parte rimanga qui tutto l'anno, molte sono
chiuse, evidentemente frequentate solo nei fine settimana, qui c'è anche
un bel bar con l'unica doccetta di tutta la spiaggia. Passeggiando
invece in direzione opposta troviamo un piccolo porticciolo e una
taverna dove ci ripromettiamo di mangiare domani. La giornata è calda ma
molto ventilata.
Mercoledì 23 luglio - Sosta
a Agios Dimitrios
Anche oggi
giornata di relax, molta lettura, molti bagni in un'acqua che è una
tavola cristallina e cena alla taverna del porticciolo, molto buoni e
abbondanti i calamari, buona l'orata e le patatine, peccato il deposito
d'olio nel fritto, prezzo caro per il luogo ed il servizio.
Giovedì 24 luglio - Sosta
a Agios Dimitrios
Anche oggi
giornata di relax, tra lettura e nuotate, molte e prolungate poiché
sono, purtroppo, le ultime, domani si parte. Compriamo pane e focacce
ripiene da un ambulante, ottimo tutto, anche il prezzo. |